Sono state pubblicate dalla Commissione europea le proposte di revisione della Direttiva Quadro Rifiuti e revisione delle Direttive RAEE e Pile e Accumulatori come parte integrante del nuovo Pacchetto Circular Economy. Obiettivo principale delle proposte è quello di adeguare la legislazione comunitaria sui rifiuti, concretizzando l’impegno dell’Unione per il raggiungimento dei target di raccolta e riciclo previsti dalla strategia della Circular Economy.

Tra i temi affrontati dalla prima proposta rivestono particolare interesse i seguenti articoli di modifica dell’attuale Direttiva 2008/98/CE:

  • Sottoprodotti (art.5) – tramite le modifiche proposte la commissione intende intervenire sull’incertezza legislativa riguardante i sottoprodotti, riservandosi inoltre l’adozione di atti delegati specifici su alcuni materiali/sostanze.
  • Responsabilità Estesa del Produttore (art.8) – analogamente a quanto tentato con la precedente proposta la Commissione interviene sui cosiddetti “schemi EPR” dei produttori, seppur senza fornirne chiara definizione, individuando alcuni criteri minimi per la loro operatività e attribuendo agli Stati membri il compito di attuarli. La proposta entra inoltre nel merito dei contributi versati dai produttori imponendo ai singoli Stati la verifica della loro adeguata suddivisione e della congruità rispetto ai costi effettivi di gestione.
  • Prevenzione dei rifiuti (art.9) – la nuova formulazione dell’articolo concede agli Stati membri ampi margini di azione, in termini di adozione di misure specifiche di incoraggiamento al riutilizzo e ai prodotti efficienti dal punto di vista delle risorse e della riciclabilità.
    La seconda proposta, riguardante l’adeguamento della Direttiva 2012/19/UE – RAEE e la Direttiva 2006/66/CE – Pile e Accumulatori, non presenta invece modifiche sostanziali ai testi delle normative limitandosi ad entrare nel merito dei report periodici che gli Stati membri sono tenuti a fornire su implementazione, tassi di raccolta conseguiti e quantità immesse sul mercato.