17 dicembre 2018 – APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO UE ECODESIGN PER IL SETTORE ILLUMINAZIONE

Con una votazione che ha impegnato per tutto il giorno i rappresentanti dei 28 Stati Membri, il Comitato Regolatore della Direttiva Ecodesign ha approvato ieri, con una serie di modifiche, il testo che la Commissione UE aveva proposto e sottoposto a consultazione pubblica UE e al WTO lo scorso mese di ottobre.

Il testo approvato nella serata di ieri è stato proposto con l’obiettivo di semplificare ed unificare in un solo Regolamento la legislazione ECODESIGN per i prodotti del settore illuminazione che fino ad ora sono stati oggetto dei Regolamenti europei CE 244/2009, CE 245/2009 e UE 1194/2012, nonché dei successivi e rispettivi emendamenti.

Dopo un percorso durato più di 3 anni che ha generato molti dibattiti e varie consultazioni fra Commissione UE (DG ENERGY) e gli Stakeholders, il  testo approvato ieri fissa l’attenzione del legislatore europeo sul concetto di “sorgente luminosa” (Light source) e di “unità di alimentazione” (External control gear); si punta dunque ad avere per questi due elementi fondamentali, non solo per gli apparecchi di illuminazione ma anche per tanti altri prodotti aventi svariati scopi (es. mobili e/o elettrodomestici luminosi), un livello elevato di prestazione per evitare di dover procedere ad implementare requisiti più articolati e complessi per ciascuno dei vari prodotti finiti (definiti ora come CONTAINING PRODUCTS) in cui le sorgenti luminose e le relative unità di alimentazione sono fatte funzionare.

Light Source

Le sorgenti luminose, che oramai sono quasi esclusivamente i moduli LED, sono quelle parti emettenti (luce) che possono essere rimosse da un “CONTAINING PRODUCT” affinché venga verificata la conformità ai requisiti tecnici specifici appena approvati. Nel caso riportato nell’esempio qui sotto si tratta di quella parte più elementare del modulo dopo aver rimosso la struttura che ne teneva insieme le ottiche secondarie:

Al contrario, non sono “light sources” (e quindi non direttamente soggette ai requisiti del nuovo Regolamento) le seguenti parti componenti:

  • (a) LED dies or LED chips;
  • (b) LED packages;
  • (c) products containing light source(s) from which these light source(s) can be removed for verification;

INSIGHT

Fra le primissime novità appena approvate segnaliamo:

  • il phase-out dal 1 settembre 2021 delle lampade ad alogene con attacco R7s con emissione maggiore di 2700lm;
  • il phase-out dal 1 settembre 2023 dei tubi fluorescenti da 18W, 36W e 58W, con attacco lampada G13;
  • il phase-out dal 1 settembre 2023 delle lampade alogene con attacco G9, G4 e GY6,35;
  • i requisiti di smontabilità dei “containing products” mediante “common available tools” per consentire la sostituzione della sorgente luminosa e del control gear, a meno che non vi siano giustificazioni tecniche relative alla funzionalità del prodotto finito che ne definiscano inappropriata la sostituibilità;
  • i nuovi limiti di efficienza più severi per le sorgenti luminose a tecnologia a LED;
  • l’Introduzione dei requisiti per limitare i flicker delle sorgenti luminose;
  • l’eliminazione della tabella di comparazione per la dichiarazione della potenza equivalente alla lampada ad incandescenza (che venne introdotta con il Regolamento CE 244/2009);
  • una selezione per i LED drivers e LED controlgears, a fronte dell’introduzione dei criteri di efficienza anche per queste tipologie di unità di alimentazione;
  • l’introduzione dei limiti di network stand-by;
  • l’introduzione (per le unità di alimentazione) di un codice QR che reindirizzi ad un sito WEB in cui trovare tutte le informazioni prescritte, da porre sulla confezione di vendita dei control gears quando essi sono venduti separatamente (e non all’interno di un containing product);
  • la riduzione dei valori di tolleranza sui limiti dei requisiti, durante le verifiche di conformità;
  • L’introduzione già a partire dalla data di entrata in vigore del nuovo Regolamento UE del divieto di immettere sul mercato “prodotti” che siano in grado di “circonvenire” ovvero che siano forniti di strumenti (es. software) in grado di farlo funzionare in modo diverso e migliorativo durante la fase di verifica (testing) rispetto alla normale fase funzionale;
  • I regolamenti europei CE 244/2009, CE 245/2009 e UE 1194/2012 sono sostituiti dal nuovo Regolamento UE a partire dal 1 settembre 2021.

Il testo approvato da Comitato Regolatore dovrà ora essere sottoposto per un massimo di 3 mesi allo scrutinio da parte del Parlamento UE e del Consiglio d’Europa per poi essere adottato e quindi pubblicato su Official Journal of European Union (OJEU). Il nuovo Regolamento quindi entrerà in vigore in tutti gli Stati Membri dal 20° giorno dopo la sua pubblicazione su OJEU, che avverrà in tutte le lingue ufficiali dell’Unione.

L’Area Tecnica di ASSIL rimane a disposizione per eventuali delucidazioni.