Assemblea ASSIL: illustrate le leve strategiche per lo sviluppo dell’industria dell’illuminazione 4.0
Si è svolta il 5 dicembre presso la sede di ANIE Federazione l’assemblea autunnale dei soci ASSIL, Associazione Nazionale Produttori Illuminazione.
In seguito alla consueta parte privata, riservata alle aziende associate, il pomeriggio è proseguito con una serie di interessanti interventi che hanno illustrato alcune direttrici strategiche per lo sviluppo dell’industria dell’illuminazione 4.0.
Come ha spiegato nella sua introduzione Massimiliano Guzzini, Presidente ASSIL, l’incontro è stato di fatto la continuazione del convegno “Alla velocità della Luce” dello scorso 16 giugno, in occasione del quale erano state esplorate le opportunità e i nuovi scenari per l’industria dell’illuminazione: Ledification, Human Centric Lighting e Internet of Things. Tutte tematiche riconducibili all’innovazione.
“Nella sua relazione all’Assemblea del 26 maggio – spiega Massimiliano Guzzini – il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha evidenziato come le imprese che hanno superato la crisi sono state quelle capaci di innovare ed esportare. Chi non ha innovato non ha retto e ha chiuso, mentre chi si difende puntando sui prezzi bassi, tagliando voci di bilancio strategiche come gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione si troverà nel medio-lungo periodo alla fine di un vicolo cieco.
L’innovazione nasce e si diffonde soltanto dove c’è cultura. Cultura che permette alle imprese di fare innovazione e ai professionisti di recepire l’innovazione e di sentirla necessaria per essere sempre più competitivi nei rispettivi settori. Ecco quindi che tra i valori prioritari di un’associazione come ASSIL, che ha come obiettivo lo sviluppo di un’industria più che mai legata al progresso e allo sviluppo tecnologico, c’è quello di creare, promuovere e sviluppare un ecosistema di aziende e professionisti preparati prima di tutto sotto il profilo della conoscenza. In poche parole: professionisti di qualità per aziende di qualità.”
Fare cultura e formazione significa anche conoscere trend, statistiche e indicatori. Significa attivare un monitoraggio sistematico dei dati che consenta di interpretare correttamente gli spostamenti e le tendenze del mercato. Per questo il primo intervento è stato quello di Aurelio Volpe, Director Market Research CSIL, che ha illustrato il posizionamento competitivo dell’industria italiana degli apparecchi di illuminazione.
Un mercato dove l’Italia è il sesto produttore mondiale, il quinto esportatore, il decimo mercato mondiale in valore. Un’industria europea che rappresenta circa il 18% di quello mondiale, in crescita nel 2015 rispetto all’anno precedente, costituita per il 65% di illuminazione professionale, cui si somma illuminazione residenziale.
In questo contesto l’Italia è il principale esportatore europeo di apparecchi di illuminazione dopo la Germania, con una produzione nazionale di oltre 2 miliardi di €. Da evidenziare anche il fatto che l’Italia è il Paese che sta mostrando una sempre maggiore capacità di esportare oltre i confini europei, con il 44% di prodotti esportati fuori Europa nel 2015, contro il 26% del 2010 Un focus è stato dedicato al mercato Europeo degli apparecchi di illuminazione,Un focus è stato dedicato anche all’analisi dell’evoluzione delle tecnologia LED che, da una minima quota di mercato mondiale nel periodo 2008-2009, è giunta a quota 40% nel 2015 e presumibilmente, sempre secondo CSIL, proseguirà la sua crescita superando il 60% nel 2020.
A seguire, il neo eletto Presidente di ANIE Giuliano Busetto, alla guida del settore industriale di Siemens dal 2008, ha affrontato uno dei temi più attuali per le imprese: l’industria 4.0. Nel suo intervento l’Ing. Bussetto ha delineato il perimetro di sviluppo dell’industria 4.0, illustrando con alcuni esempi come la digitalizzazione abbia radicalmente modificato i modelli di business. Il peso della
maggiore complessità dei prodotti e della crescente necessità da parte dei consumatori di soluzioni personalizzate potrà essere sostenuto solo da quelle aziende che sapranno stare al passo con l’innovazione e l’informatizzazione dei processi.
In questo scenario,
per rimanere competitive, le aziende manifatturiere devono necessariamente migliorare i propri processi in particolare in termini di riduzione del time to market, incremento della flessibilità, maggiore trasparenza nei processi produttivi e, infine, ottimizzazione delle risorse di produzione. Questi obiettivi posso essere raggiunti proprio grazie alla virtualizzazione che consente, già i
n fase preliminare, di effettuare modifiche e risolvere eventuali problematiche ridefinendo tempestivamente i processi produttivi. Le aziende manifatturiere dovranno quindi superare il modello legato alla semplice automazione industriale in favore della digitalizzazione e crescente connettività nelle fabbriche, dando il via alla quarta rivoluzione industriale.
Infine il neo Presidente di ANIE ha illustrato il Piano Nazionale Industria 4.0 presentato a Milano il 21 Settembre 2016 dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Tra le direttrici strategiche d’intervento, quelle di incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni I4.0, aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione e rafforzare la finanza a supporto di I4.0, Venture capital e start-up. Un piano che non ricorre ad incentivi a bando prestabiliti, ma organizzato su incentivi fiscali “orizzontali” attivabili dalle imprese nel proprio bilancio
Tra le direttrici chiave del Piano Nazionale Industria 4.0, oltre agli investimenti innovativi, c’è lo sviluppo delle competenze e della formazione, attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro, percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati, potenziamento dei Cluster e dei dottorati, creazione Competence Center e Digital Innovation Hub.
La cabina di regia sarà composta dalla Presidenza del Consiglio, dai ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico, dell’Istruzione, del Lavoro, delle Politiche agricole, dell’Ambiente, dai Politecnici di Bari, Milano e Torino oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, i Centri di ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria e, più in generale, mondo economico e imprenditoriale e organizzazioni sindacali. La chiusura degli interventi è stata affidata all’Avv. Emilio Sani, Socio dello Studio Macchi Gangemi, che ha parlato della nuova legge di Stabilità 2017 e altri incentivi per l’illuminazione efficiente.
La proroga del super-ammortamentopermetterà di usufruire sino al 31 dicembre 2017 (ovvero sino al 30 Giugno 2018 in caso di pagamento entro il 31 dicembre 2017 di acconti superiori al 20 %) dell’agevolazione per i beni materiali strumentali nuovi, nei quali possono rientrare anche gli impianti di illuminazione.
Importante è poi la previsione dell’iper-ammortamento del 250% (corrispondente a un incremento del costo di acquisizione del bene del 150 % con aumento corrispondente della quota deducibile) per “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici”. L’Agenzia delle Entrate dovrà dare chiarimenti su tale nozione. Sistemi intellige
nti di gestione dell’illuminazione dovrebbero essere ricompresi in tale nozione e forse anche i componenti illuminanti, se dotati di sistemi tecnologicamente avanzati funzionali all’efficienza energetica.
Ma vi sono anche altri incentivi usufruibili. Ad esempio, per gli investimenti delle pubbliche amministrazioni in impianti di illuminazioni con installazione di lampade a led o ad alta efficienza sono previsti incentivi nell’ambito della disponibilità del Conto termico a specifiche condizioni.
La installazione di impianti di illuminazione a LED dovrebbe rientrare (secondo la bozza delle nuove linee guida) fra le categorie per le quali saranno previsti certificati bianchi standardizzati. Dovrebbero poi essere garantiti certificati bianchi a consuntivo con vita utile di 7 anni per gli impianti di illuminazione a alta efficienza.
Infine va considerato che negli edifici non residenziali la illuminazione concorre alla prestazione energetica e quindi investimenti di efficienza possono concorrere all’ottenimento degli incentivi per edifici ad energia quasi zero e per le riqualificazioni energetiche.