• PFAS: in riferimento alla proposta di Restrizione delle sostanze Per-e-Polifluoroalchiliche, si segnala che ECHA ha recentemente pubblicato una news apposita in cui informa come il processo di esame dei commenti, ricevuti in fase di consultazione pubblica, stia procedendo da parte dei 5 Stati membri proponenti e dei Comitati RAC e SEAC. In particolar modo i commenti hanno evidenziato l’esistenza di numerosi utilizzi dei PFAS, non contemplati dalla proposta iniziale, per i quali una restrizione causerebbe un notevole impatto negativo. I fluoropolimeri sono un esempio di PFAS per i quali è emerso un forte interesse da parte di numerosi soggetti e su cui la consultazione ha segnalato: la disponibilità di alternative per determinati usi, l’esistenza di misure tecnico/organizzative per ridurre al minimo le loro emissioni oltre ai potenziali impatti socioeconomici di una loro restrizione. Per tale motivo un’attenzione specifica verrà data a questo gruppo di PFAS nel processo di sviluppo della proposta. ECHA ha inoltre confermato che valuterà ulteriori modalità di regolamentazione, diverse dalla semplice imposizione di un divieto (con o senza deroghe). Tra le modalità alternative proposte figura ad esempio l’individuazione di determinate condizioni da soddisfare per continuare la fabbricazione, immissione sul mercato o uso di PFAS, oppure condizioni che devono essere soddisfatte finché non saranno disponibili alternative. Questa valutazione è attualmente in corso per l’uso di PFAS in determinate applicazioni industriali, ad esempio batterie, celle a combustibile, elettrolizzatori e semiconduttori, a condizione che le opportune informazioni siano state presentate nella consultazione.

 

  • Siliconi e POP: la proposta di inclusione dei monomeri siliconici D4, D5 e D6 nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POP) da parte della Commissione europea, era stata temporaneamente sospesa per incongruenza con le tempistiche previste dalla Convenzione stessa. Tuttavia, allo scopo di mantenere una costante pressione sulla Commissione e scongiurare il futuro inquadramento delle sostanze come POP, Confindustria, in vista della prossima riunione del Competent Authorities expert group del 29 novembre p.v., ha sottoposto alle istituzioni nazionali coinvolte una lettera apposita redatta congiuntamente a Silicons Europe, il Documento di posizione di Confindustria sull’uso dei Siliconi e il documento riassuntivo dell’analisi di impatto sui settori che utilizzano a valle i monomeri D4, D5 e D6 (allegate).

 

  • Sostenibilità – il Consiglio EU adotta il Regolamento sul lavoro forzato (FLR): lo scorso 19 Novembre il Consiglio europeo ha adottato il testo del provvedimento volto a proibire l’immissione sul mercato EU di prodotti realizzati utilizzando il lavoro forzato. Il testo proibirà l’immissione e la messa a disposizione sul mercato dell’Unione, o l’esportazione dal mercato dell’Unione, di qualsiasi prodotto realizzato utilizzando il lavoro forzato. A seguito dell’adozione da parte del Parlamento, avvenuta ad Aprile 2024, l’adozione da parte del Consiglio rappresenta l’ultima fase della procedura decisionale, dopo essere stato firmato dalle Presidenze delle due istituzioni, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Si applicherà 3 anni dopo la data di entrata in vigore .

 

  • Regolamento Deforestazione (EUDR):  si segnala che il 14 novembre u.s. il Parlamento europeo ha approvato il rinvio dell’applicazione delle norme del regolamento sulla deforestazione. Gli obblighi dovrebbero, quindi, essere rinviati di un anno per consentire alle imprese di prepararsi meglio alle nuove regole. Con il nuovo testo i grandi operatori e i commercianti dovrebbero rispettare gli obblighi normativi a partire dal 30 dicembre 2025, mentre le microimprese e le piccole imprese avrebbero tempo fino al 30 giugno 2026. In occasione della sessione plenaria dello scorso 14 novembre, sono state inoltre sottoposte a voto le proposte di emendamento presentate dal Gruppo PPE. Pressoché tutte le proposte risultano essere state approvate, in particolare la principale modifica che il Parlamento ha deciso di apportare al testo vigente, riguarda la semplificazione riservata ai prodotti provenienti da Paesi a “rischio zero” (che la Commissione dovrà individuare), per i quali non sarà necessario presentare una dichiarazione di due diligence. Affinché tali modifiche entrino in vigore, il testo deve ora essere negoziato con il Consiglio per trovare un accordo sulla versione finale della legislazione. Una volta formalmente adottata e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, la legge entrerà in vigore tre giorni dopo.

 

  • Audizione Commissario Roswall al Parlamento EU: si segnala che lo scorso 5 novembre, la commissaria designata per l’Ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare, Jessika Roswall, è apparsa in audizione davanti alle commissioni parlamentari ENVI, IMCO ed ITRE per rispondere alle domande degli eurodeputati dell’emiciclo riguardo i programmi per il nuovo mandato. Tra gli argomenti trattati figuravano la revisione del Regolamento REACH e la strategia per i PFAS. Tuttavia, la candidata non ha fornito tempistiche precise per la proposta di restrizione dei PFAS nei prodotti di consumo, affermando che sia difficile definire con esattezza le tempistiche, ma assicurando che avvierà il processo il prima possibile. Di temi ambientali si occuperà anche la vicepresidente esecutiva designata alla Transizione pulita, giusta e competitiva Teresa Ribera, che il 12 novembre ha affrontato l’audizione di conferma davanti alle commissioni ENVI, ECON ed ITRE del Parlamento europeo. Nel suo discorso, pur senza entrare nei dettagli, ha delineato le priorità del suo mandato, incluse quelle sull’attuazione delle politiche UE esistenti in materia di clima. Ha sottolineato l’importanza di potenziare l’azione climatica dentro e fuori l’UE, fornendo alle imprese una chiara direzione per la transizione sostenibile. Ribera ha espresso l’intenzione di coordinare l’agenda verde con i suoi colleghi della Commissione, ribadendo necessità di modernizzare il tessuto produttivo europeo attraverso investimenti in innovazione e crescita pulita, promuovendo al contempo la transizione verso un’economia circolare ed efficiente.