1° ottobre 2019 - L’ECHA ha pubblicato la 9° Raccomandazione per l’inclusione di nuove sostanze in Allegato XIV- Autorizzazione. Tramite il documento 18 sostanze già identificate come SVHC vengono quindi raccomandate per la procedura di Autorizzazione; a titolo informativo riportiamo che l’elenco dei relativi utilizzi per le sostanze oggetto della 9° Raccomandazione è disponibile sul sito dell’ECHA. In accordo alla consueta procedura legislativa, la decisione finale in merito all’inclusione in Allegato XIV, nonché le relative sunset date, dovranno ora essere definite dalla Commissione europea in collaborazione con Stati membri e Parlamento EU.
Con riferimento allo stadio di avanzamento dei lavori sul futuro Database ECHA, ora noto come SCIP Database (Substances of Concern In articles or in Products), segnaliamo che sulla pagina dedicata, recentemente attivata sul sito ECHA, è ora possibile consultare il seguente materiale inerente lo SCIP:
I prossimi passaggi, secondo il calendario comunicato da ECHA alla Commissione EU, prevedono, a metà Autunno 2019, l’avvio dei primi test con un IT user group e, parallelamente, l’organizzazione di uno stakeholder workshop intorno al 12 Novembre. In merito comunichiamo che Orgalim è stata invitata da ECHA a far parte del suddetto IT user group, che dovrà supportare l’agenzia nello sviluppo degli aspetti tecnici e funzionali del Database con lo scopo di garantire massima fruibilità e semplicità d’uso dello SCIP.
L’obiettivo finale di ECHA è quindi quello di giungere ai primi mesi del 2020 con una versione prototipo del database già disponibile per il rilascio ufficiale, in modo da disporre della versione operativa e pienamente funzionale del Database entro il 5 Gennaio 2021, data di entrata in vigore degli obblighi di utilizzo per i fornitori di articoli.
31/03/2017 - REACH: pubblicato VIII Draft Recommendation
L’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche – ECHA ha pubblicato l’VIII Draft Recommendation con l’elenco delle sostanze possibili raccomandate per l’inserimento in procedura di Autorizzazione (Allegato XIV REACH)
Fra le sostanze proposte segnaliamo in particolar modo l’1-Methyl-2-pyrrolidone (NMP), sostanza utilizzata per la produzione di cavi smaltati, semiconduttori. In precedenza la sostanza era stata oggetto di valutazione per una possibile misura di Restrizione come strumento alternativo di gestione del rischio, la suddetta Restrizione avrebbe infatti dovuto definire un limite di esposizione tale da consentire il proseguimento dell’utilizzo senza impedimenti per l’industria. Sfortunatamente la Restrizione suggerita non è stata riconosciuta come valida opzione alternativa e pertanto l’Agenzia ha ritenuto opportuno procedere con la proposta di raccomandazione.
Secondo la consueta procedura gli stakeholders interessati hanno ora tempo fino al 2 giugno 2017 per sottoporre eventuali commenti o documentazioni che dimostrino la non necessità di intervento sulla sostanza. Parallelamente anche la Commissione europea ha aperto una call for information per segnalare le eventuali conseguenze socioeconomiche dell’ inclusione della sostanza in Allegato XIV.
In riferimento alla sentenza C-106/14 della Corte di Giustizia europea sull’interpretazione del metodo di calcolo della soglia dello 0,1% per la presenza di sostanze SVHC negli articoli, segnaliamo che l’ECHA sta finalizzando l’aggiornamento della Guida sugli articoli, secondo il contenuto della sentenza
l’Agenzia Europea per le sostanze Chimiche – ECHA ha recentemente pre-pubblicato un dossier Allegato XV per proporre una misura di restrizione dei seguenti ftalati:
Le sostanze in questione sono attualmente già regolamentate nelle apparecchiature elettroniche ai sensi della Direttiva Delegata 2015/863/UE, che modifica l’Allegato II della Direttiva 2011/65/UE – RoHS, con apposite restrizioni applicabili a decorrere dal 22 luglio 2019.
Nel documento viene invece proposta una limitazione all'immissione sul mercato di vari articoli contenenti i quattro ftalati in concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso del materiale plastico, senza tuttavia prevedere alcuna esclusione per le AEE già regolamentate dalla RoHS, contrariamente ai principi del documento Common Understanding between REACH and RoHS.